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Valentiniano di Coira

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San Valentiniano di Coira

Vescovo

 
MorteCoira, 7 gennaio 548
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza7 gennaio

Valentiniano, noto anche come Valenziano (... – Coira, 7 gennaio 548), è stato vescovo di Coira, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Nelle cronotassi dei vescovi di Coira, Valentiniano compare al 10º posto, dopo Asinio, attestato nel 451.[1] Non si conosce nulla della vita di questo vescovo, di cui tuttavia è stato conservato l'elogio funebre, che pone la sua morte al 7 gennaio 548, dopo circa 70 anni di vita.[2][3]

Di quest'elogio oggi si conserva solo un frammento, ma era ancora leggibile nella sua completezza nel XVI secolo, quando fu ricopiato integralmente dallo storico svizzero Aegidius Tschudi.[4][5]

«Qui giace, nel tumulo che la terra retica piange, la gloria massima tra i sommi pontefici, colui che ha donato ricchezze agli abbandonati, ha ricoperto gli ignudi, riscattato i prigionieri; la carità è vicina al cielo, né egli sente il dardo della morte, esultante per le sue buone azioni, si invola verso le stelle. Forte di questi titoli, o Valentiano sacerdote, tutti credono che tu non saresti potuto morire. Visse in questo mondo circa settanta anni, fu tumulato il giorno VII prima delle idi di gennaio, sette anni dopo il consolato dell'illustrissimo console Basilio, nell'indizione undecima. Il nipote Paolino ha ordinato di porre (la lapide).»

Il nipote Paolino, menzionato nell'elogio, potrebbe essere identico a colui che successe sulla cattedra di Coira e che si trova immediatamente dopo Valentiniano nella cronotassi episcopale diocesana.[2][5] Valentiniano fu sepolto probabilmente nella chiesa di Santo Stefano, dove è stata trovata una camera sepolcrale, che si ritiene abbia svolto le funzioni di luogo di sepoltura dei vescovi di Coira.[6][7][8]

A Coira il culto di Valentiniano è antico. Le sue reliquie furono traslate in seguito nella chiesa di San Lucio.[9] Tuttavia il suo nome non fu iscritto da Cesare Baronio nel Martirologio Romano.[10]

Nella riforma del martirologio dopo il Concilio Vaticano II, la commemorazione di san Valentiniano è stata inserita al 7 gennaio, dove è ricordato con queste parole:

«A Coira, nell'odierna Svizzera, san Valentiniano, vescovo, che beneficò i poveri, riscattò i prigionieri e vestì generosamente gli ignudi.»
  1. ^ Diocesi di Coira, in Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ a b CIMAH, p. 36.
  3. ^ (LADE) Elisabeth Meyer-Marthaler, Franz Perret, Bündner Urkundenbuch (PDF), Bd. I (390-1199), Chur, 1956, pp. 5-6 (nº 5).
  4. ^ CIMAH, pp. 33-34.
  5. ^ a b Bibliotheca Sanctorum, XII, col. 887.
  6. ^ CIMAH, p. 35.
  7. ^ Bibliotheca Sanctorum, XII, coll. 887-888.
  8. ^ (DE) Ehemalige Kirche St. Stephan, Chur, su portacultura.gr.ch.
  9. ^ Bibliotheca Sanctorum, XII, col. 888.
  10. ^ Martirologio romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel 1749 da Benedetto XIV (PDF), quarta edizione italiana, Libreria editrice vaticana, 1955.