Cocconato
Cocconato comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Monica Marello dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′20″N 8°02′26″E |
Altitudine | 491 m s.l.m. |
Superficie | 16,52 km² |
Abitanti | 1 401[1] (31-1-2025) |
Densità | 84,81 ab./km² |
Frazioni | Bonvino, Cocconito, Foino, Gesso, Maroero, Solza, Spagnolino, Stazione, Tabiella, Tuffo, Vastapaglia |
Comuni confinanti | Aramengo, Brozolo (TO), Montiglio Monferrato, Moransengo-Tonengo, Passerano Marmorito, Piovà Massaia, Robella |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 14023 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 005042 |
Cod. catastale | C807 |
Targa | AT |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 895 GG[3] |
Nome abitanti | cocconatesi |
Patrono | santi Fausto e Felice |
Giorno festivo | 11 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Cocconato (Coconà [kʊkʊ'na] in piemontese, Cocnà [kʊk'na] in dialetto monferrino) è un comune italiano di 1 401 abitanti[1] della provincia di Asti in Piemonte.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Cocconato è stata nel medioevo il centro principale della famiglia comitale dei Radicati di origine manfredinga[4] e sede di un feudo imperiale sino al 1586. Soggetta per diversi secoli alla diocesi di Vercelli, oggi è parte della diocesi di Casale Monferrato.
Presso il territorio del comune di Cocconato durante la seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati 70 ebrei non italiani provenienti dall'Est Europa (incluse famiglie con bambini):[5] ciò non significa l'esistenza di un campo di concentramento (come quelli organizzati - dopo l'8 settembre 1943 - dai nazisti o dai repubblichini a Borgo San Dalmazzo, Fossoli, Bolzano, Risiera di San Sabba e altri minori), quanto piuttosto un domicilio coatto paragonabile all'istituto del confino.[6]
Al netto dei continui trasferimenti, 36 risultano i profughi presenti a Cocconato nell'estate 1943. Con l'occupazione tedesca, il gruppo prontamente si disperse. Alla fine tutti gli internati riuscirono a salvarsi (trovando per lo più rifugio in Svizzera)[7] e nessun ebreo, italiano o straniero, fu arrestato a Cocconato.[8]
A Cocconato trovò la morte l'antifascista Giovanni Corvi, arrestato a Sondrio dai repubblichini, poi trasferito a S. Martino di Rosignano in provincia di Alessandria ed infine prelevato dai nazisti e trasferito "verso ignota destinazione", come attesta il suo certificato di morte presente presso il comune di Cocconato e ritrovato dopo lunghe ricerche.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 novembre 1999.[9]
- Stemma
Lo stemma comunale si ispira a quello della famiglia Radicati, conti di Cocconato, che portavano uno scudo troncato: al primo di nero, all'aquila d'oro, coronata dello stesso; al secondo d'oro, al castagno sradicato al naturale.
- Gonfalone
Monumenti e luoghi di interesse
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Diversi sono gli edifici di interesse storico, tra i quali:
- Palazzo municipale, risalente al XV secolo, raro esempio di edificio civile in stile Tardo gotico
- Chiesa parrocchiale di origine secentesca, intitolata a Santa Maria della Consolazione
- Chiesa SS. Trinità, all'inizio di via Roma, con relativo porticato coperto
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]

Tradizioni e folclore
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Nell'estate del 1970[11] l'associazione patronale di Cocconato decise di istituire il Palio degli Asini.
Al Palio partecipano i sei borghi di Cocconato: Airali, Brina, Colline Magre, San Carlo, Torre, Tuffo.
Ad essi si aggiunge il confinante paese di Moransengo[11].
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Turismo
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2019 è associato a “I borghi più belli d'Italia”.[12]
Infrastrutture e trasporti
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La stazione di Cocconato, attiva fra il 1912 e il 2011, era posta lungo la cessata ferrovia Chivasso-Asti.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1985 | 1º giugno 1990 | Bruno Marchetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [13] |
1º giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Michelangelo Montanaro | lista civica | Sindaco | [13] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Claudio Casaleggio | - | Sindaco | [13] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Carlo Scagno | lista civica | Sindaco | [13] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanna Ferrero | lista civica | Sindaco | [13] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Michele Marchisio | lista civica | Sindaco | [13] |
25 maggio 2014 | 24 maggio 2019 | Monica Marello | lista civica Per Cocconato | Sindaco | [13] |
26 maggio 2019 | 2024 | Umberto Fasoglio | lista civica | Sindaco | [13] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Cocconato era il capoluogo della comunità collinare Unione Versa Astigiano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Armando Tallone, Cocconato, in Treccani.it – Enciclopedie on line, I Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- ^ I comuni dell'Astiginano che hanno ospitato ebrei stranieri internati sono: Agliano, Antignano, Asti, Canelli, Castelnuovo Don Bosco, Cocconato, Mombercelli, Montechiaro d'Asti, Montiglio, Nizza M.to, San Damiano d'Asti, Villanova d'Asti.
- ^ Copia archiviata (PDF), su israt.it. URL consultato l'8 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).
- ^ Ebrei stranieri internati in Piemonte.
- ^ Tra le vittime di Auschwitz compare tuttavia un nativo di Cocconato, Guido Zaccaria Luzzati, che fu arrestato ad Asti il 19 febbraio 1944. CDEC Digital library.
- ^ Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 19/11/1999 (PDF). URL consultato il 12 novembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ a b Istituzione del Palio, su comune.cocconato.at.it. URL consultato il 30 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2015).
- ^ Claudia Solaro, Umberto Fasoglio: “Cocconato tra ‘I Borghi più belli d’Italia’ sia un traino per tutto il territorio”, su atnews.it, 25 Febbraio 2020.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Zampicinini Franco, Una famiglia di carradori e trebbiatori: i Ferrero di Cocconito, in “I Quaderni di Muscandia”, n. 4 (2005), pp. 101–113.
- Zampicinini Franco (a cura di), Cocconato e dintorni. Immagini di ieri: il lavoro, Torino, Il Punto, 2006.
- Zampicinini Franco (a cura di), Cocconato e dintorni. Immagini di ieri: momenti di festa, Torino, Il Punto, 2008.
- Zampicinini Franco (a cura di), Il Palio degli Asini (1970-2009), Torino, Il Punto, 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cocconato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cocconato.at.it.
- Cocconato, su sapere.it, De Agostini.
- Banca Dati MonferratoArte - Contiene un vasto repertorio storico-bibliografico degli artisti attivi nelle Chiese extraurbane della diocesi di Casale Monferrato.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 241896480 · BAV 494/45188 · GND (DE) 7523439-7 · J9U (EN, HE) 987007524778505171 |
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