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Il Pkk annuncia lo scioglimento e la fine della lotta armata

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lunedì 12 maggio 2025

Guerriglieri curdi nel 2015

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan ha annunciato il suo scioglimento e la fine della guerriglia armata contro le forze turche, dopo oltre quattro decenni. Ad annunciarlo è stata l'agenzia di stampa filo-curda Anf.

L'annuncio e la reazione turca

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«Il 12mo congresso del Pkk ha deciso di sciogliere la struttura sua struttura organizzativa e di porre fine alla lotta armata» ha annunciato la milizia curda in una dichiarazione. «Il processo pratico sarà gestito ed attuato dal leader».

Un portavoce del partito turco di Erdogan ha definito "un punto di svolta" la decisione del Pkk, e ha anche annunciato che il processo di scioglimento verrà monitorato "in modo meticoloso".

La fine di un conflitto

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Anche se il governo turco ha ribadito che il Kurdistan non avrebbe mai ottenuto un'autonomia propria, già a febbraio il leader Abdullah Öcalan aveva esplicitamente chiesto la fine del confronto armato che durava ormai da quarant'anni. Il partito nazionalista turco Mhp, alleato di Erdogan, diametricalmente opposto alla causa curda, aveva annunciato che sarebbe stato disposto ad alleggerire le condizioni del regime carcerario di Öcalan, condannato all'ergastolo in Turchia, in cambio dello scioglimento del Pkk.

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, nato sotto ispirazione maoista, esordì ad Ankara durante il golpe del 1971. Cominciò la lotta armata nel 1986 dopo l'istituzione di un governo democratico ma monopartitico. Da allora, il partito venne dichiarato associazione terroristica dalla NATO, Unione Europea, Stati Uniti e dall'Iran, oltre ovviamente dalla Turchia.

Fonti

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