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Walter Buch

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Walter Buch
NascitaBruchsal, 24 ottobre 1883
MorteSchondorf am Ammersee, 12 novembre 1949
Cause della morteSuicidio
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Impero tedesco
Partito Nazista
Germania (bandiera) Germania
Forza armata Deutsches Heer
Sturmabteilung
Schutzstaffel
Anni di servizio1918-1945
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte occidentale
BattaglieBattaglia della Somme
Battaglia di Verdun
Offensiva di primavera
Offensiva dei cento giorni
Comandante diSA in Franconia
Altre caricheGiudice dello NSDAP
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Walter Buch (Bruchsal, 24 ottobre 1883Schondorf am Ammersee, 12 novembre 1949) è stato un generale e magistrato tedesco dei tribunali dello NSDAP ed SS-Gruppenführer.

Militare di carriera, dopo aver partecipato come ufficiale alla prima guerra mondiale, nel 1918 lasciò l'esercito, e aderì al Partito Nazista nel 1922.[1] Nel 1923 divenne leader regionale delle SA in Franconia, e nel 1927 fu nominato portavoce dell'USCHLA, il tribunale interno del partito.[1]

Nel 1929 divenne il suocero di Martin Bormann, che ne sposò la figlia Gerda. Nel 1934 Buch ebbe un ruolo di rilievo nella notte dei lunghi coltelli, venendo incaricato dell'arresto Ernst Röhm.[1] Pochi mesi dopo fu nominato giudice supremo del partito e SS-Gruppenführer.[1] Fu a capo dell'inchiesta dell'USCHLA sulla notte dei cristalli, che si concluse con l'assoluzione di tutti i nazisti implicati.[1]

Con la sconfitta del Reich nella seconda guerra mondiale fu condannato a 5 anni di lavori forzati.[1] Nel 1949, da poco libero, si suicidò tagliandosi i polsi e gettandosi nell'Ammersee.[1]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Robert S. Wistrich, Buch, Walter, in Who's Who in Nazi Germany, Routledge, 2013, ISBN 978-1-136-41388-9. URL consultato il 2 dicembre 2019.

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Controllo di autoritàVIAF (EN32790343 · ISNI (EN0000 0000 4346 2935 · LCCN (ENno94021643 · GND (DE118667831 · J9U (ENHE987007295057505171